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16
Dic 20
EDM: la macchina ad elettroerosione
  • Dicembre 16, 2020
  • admin

La macchina ad elettroerosione a tuffo o EDM è una macchina ad utensili, che utilizza le capacità erosive delle scariche elettriche per andare a scavare il materiale. Si serve di elettrodi, che sono il negativo della forma che vogliamo realizzare, per dare vita all’oggetto.

Inventata casualmente dai coniugi sovietici Lazarenko nel 1943, durante esperimenti sull’usura dei contatti elettrici, mentre li immersero in un bagno d’olio per diminuirne l’usura dovuta alle scintille, ottennero l’effetto contrario e questo ci ha portato dove siamo oggi

Per la lavorazione “a tuffo” bisogna cercare un materiale che

  • resista alle scariche
  • sia facilmente lavorabile
  • sia di costi contenuti (vengono solitamente usati rame e grafite perchè resistono bene alle scariche e sono facili da lavorare)

Essendo una lavorazione che raggiunge altissime temperature e spesso lavora materiali teneri, come la grafite, c’è bisogno di un raffreddamento continuo, ecco perchè è immerso in un liquido. L’utensile riesce senza problemi a lavorare completamente immerso.

Il ciclo di lavorazione è diviso in due fasi:

  • creazione di un elettrodo di forma “negativa” rispetto alla forma della lavorazione che si vuole ottenere
  • elettroerosione del pezzo con l’elettrodo precedentemente creato, ottenendo così in “positivo” la forma voluta

Questo è in linea generale il funzionamento di una macchina ad erosione, uno strumento utilizzato in Mecom.
In questo caso la macchina non è di grandi dimensioni, è contenuta, ma anche più impegnativa tra ricircolo dell’acqua e elettrodi. Va seguita e studiata, per utilizzarla al meglio.

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